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Palermo Design Week 2006


Cantieri culturali alla Zisa - Nuovo teatro Mentevergini
16 -21 maggio 2006


 

 

Programma
Dal 16 al 21 maggio 2006 si terrà presso I cantieri Culturali alla Zisa alla Grande Vasca e nella Sala Blu Cobalto la manifestazione internazionale di design e di arte Palermo Design Week organizzata dall’Architetto Giuseppe Finocchio con la collaborazione di Margherita Gaudioso e la direzione artistica della pittrice Elena Pagani.
Questa prima edizione è focalizzata sulla promozione del design nei suoi diversi e molteplici aspetti.
Palermo Design Week presenterà due mostre e degli eventi collaterali.
La prima dal titolo ICOD (International Community Of Design) curata dall’Arch. Giuseppe Finocchio sarà dedicata ai lavori presentati dai vari designers invitati provenienti da varie nazionalità.
L’altra sarà curata dal designer brasiliano Ivo Pons dal titolo Design Possivel.
Design Possibile è nato come un progetto di cooperazione tra l’Universitade Presbiteriana Mackenzie di San Paolo in Brasile e l’Università degli Studi di Firenze.
Presenterà una nuova serie di progetti e prodotti sviluppati nell’ambito della sostenibilità, del design sociale e della cooperazione internazionale.

Eventi collaterali
Dis-oggetti a cura dei docenti Martina Pecoraino, Rosa Persico e Giuseppe Spatola della Scuola di Moda, Triennio e Biennio Specialistico Accademia di Belle Arti
Alcune significative soluzioni del fashion style, del corpo e dell’oggetto d’uso quotidiano, elaborate da alcuni studenti sui limiti dell’utile; una sorta di antieconomia del costume e dell’utensile che diviene oggetto impossibile, prossimo al gioco e all’ironia,  e che rinvia a una disfunzionalità della merce, ad una destrutturazione dell’oggetto e ad una sua riformulazione visionaria.

Art-Work a cura del Prof. Arch. Sergio Pausig
Cakes: 20 torte ideate dagli studenti della Scuola di Moda, verranno tradotte in forma commestibile da noti pasticcieri palermitani, con la degustazione del Grecale della Florio.
Buttons: prototipi di bottoni ideati dagli studenti della Scuola di Moda.
Bikedeko: bicicletta “Cannatella” dipinta da Sergio Pausig e interpretazioni degli studenti del Biennio Specialistico (Design dell’ambiente).

Design follows materials a cura del Prof.ssa Arch. Marinella Ferrara
presentazione dei progetti del corso “Materiali per il design” del Corso di laurea in disegno industriale dell’Università degli studi di Palermo
I progetti indagano le qualità espressive della materia in relazione al ruolo che i diversi materiali possono svolgere nella costruzione dell'identità dei prodotti e nella definizione di nuovi concetti di confort nei microambienti abitativi.

Object graphique a cura di Marco Mineo
Presentazione della collezione di oggetti in ceramica
Originali interpretazioni grafiche su ceramiche del quotidiano

Frammenti riflessi a cura di Daniela Donato
Performance di danza contemporanea eseguita da Daniela Donato con la regia di Riccardo Bonomolo

ICOD music a cura della Bubba’s Band
Concerto di rock and blues
 
La manifestazione Palermo Design Week tenutasi dal 16 al 21 del mese di maggio 2006 presso i Cantieri Culturali alla Zisa, è stata la prima, nel suo genere, ad essere organizzata a Palermo, poiché ha visto coinvolgere rappresentanze nel mondo del design e dell’arte di provenienza sia nazionale che internazionale, che hanno interagito, tramite la guida di docenti dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, con la realtà locale e quindi con il territorio.
Durante la manifestazione si sono tenute alcune mostre e degli eventi collaterali nei padiglioni espositivi dei Cantieri Culturali alla Zisa, e nello specifico nei padiglioni della Grande Vasca e della Sala Blu Cobalto, nonché presso i locali del Nuovo Teatro Montevergini.

La prima delle due mostre dal titolo ICOD (International Community Of Design) curata dall’Architetto Giuseppe Finocchio era dedicata ai lavori presentati dai vari designers invitati sia italiani che provenienti da varie nazionalità. I lavori in mostra comprendevano sia oggetti di produzione industriale e sia oggetti di autoproduzione elaborati con l’aiuto di maestranze specializzate, mostrando in questo caso il livello di qualità che si può ottenere anche nel caso dell’autoproduzione che nulla ha da invidiare alla produzione industriale.

L’altra mostra curata dal designer brasiliano Ivo Pons dal titolo Design Possivel, presentata inoltre nello scorso mese di aprile a Milano in occasione del Salone Internazionale del Mobile, presentava una nuova serie di progetti e prodotti sviluppati nell’ambito della sostenibilità e del rispetto per l’ambiente, del recupero e riciclo dei materiali, del design sociale e della cooperazione internazionale.
Design Possibile è nato come un progetto di cooperazione tra l’Universitade Presbiteriana Mackenzie di San Paolo in Brasile e l’Università degli Studi di Firenze, e potrebbe essere un buon esempio di come, facendo interagire designer e maestranze locali, anche senza specifici  requisiti, si possano sviluppare nuovi processi produttivi utilizzando materiali di recupero o riciclati al fine di una salvaguardia ambientale e di un recupero del territorio.

L’evento collaterale dal titolo Design follows material curato dalla Prof.ssa Arch. Marinella Ferrara presentava dei progetti del corso “Materiali per il design” del Corso di laurea in disegno industriale dell’Università degli studi di Palermo
I progetti indagano le qualità espressive della materia in relazione al ruolo che i diversi materiali possono svolgere nella costruzione dell'identità dei prodotti e nella definizione di nuovi concetti di confort nei microambienti abitativi.

Nel campo artistico l’evento dal titolo Dis-oggetti a cura di dei docenti della Scuola di Moda, Triennio e Biennio Specialistico dell’ Accademia di Belle Arti Martina Pecoraino, Rosa Persico e Giuseppe Spatola, presentava alcune significative soluzioni del fashion style, del corpo e dell’oggetto d’uso quotidiano, elaborate da alcuni studenti sui limiti dell’utile. Una sorta di antieconomia del costume e dell’utensile che diviene oggetto impossibile, prossimo al gioco e all’ironia,  e che rinvia a una disfunzionalità della merce, ad una destrutturazione dell’oggetto e ad una sua riformulazione visionaria.

Sempre nel campo artistico Art-Work, a cura del Prof. Arch. Sergio Pausig, comprendeva tre eventi:  Buttons ,  Bikedeko e Cakes.
Buttons presentava prototipi di bottoni ideati dagli studenti della Scuola di Moda mentre Bikedeko l’esposizione di una bicicletta “Cannatella” dipinta da Sergio Pausig con le varie interpretazioni degli studenti del Biennio Specialistico (Design dell’ambiente) presentate in una sequenza video.
L’evento Cakes, che nella serata inaugurale è stato anche un momento di convivialità, consisteva in 20 torte ideate dagli studenti della Scuola di Moda, che sono state tradotte in forma commestibile da noti pasticcieri palermitani, con la degustazione del Grecale della Florio.
Le 20 torte sono state create con materiali quali il legno, il gesso, la carta, il polistirolo e altri vari materiali, che intrecciandosi tra di loro producono un risultato creativo che permette allo stesso oggetto di trovare modi diversi di realizzarsi e proporsi. Le 20 torte, a differenza di quelle commestibili, che cessano di essere, diventano la memoria storica di un’esperienza di sensi che rimane, poiché legata a un progetto decorativo costruito abilmente per coinvolgere e tentare come oggetto del desiderio.

Nell’ambito della manifestazione si è svolto un workshop diretto dal Prof. Marcello Faletra e da Paolo Di Vita dal titolo Geografie dello sguardo - Mappe del territorio e aspetti iconografici del tessuto urbano e ambientale a Palermo in cui i designers invitati e gli studenti del biennio specialistico in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo dell’Accademia di Belle Arti di Palermo hanno condotto una ricerca sul territorio i cui aspetti centrali eranno il paesaggio urbano considerato dal punto di vista della comunicazione visiva e dell’immaginario collettivo.
Sono stati presi in considerazione oggetti di uso quotidiano, forme storiche del vissuto urbano (modalità di percezione dello spazio, della natura, rapporto con la memoria storica e l’impatto di questi aspetti con le nuove tecnologie, ecc.) e aspetti progettuali di ecologia ambientale, concepiti sia dal punto di vista creativo, sia dal punto di vista del recupero storico.

Altri eventi svoltisi durante la settimana sono stati una performance di danza contemporanea e un concerto.
La performance di danza contemporanea Frammenti riflessi a cura di Daniela Donato con la regia di Riccardo Bonomolo, eseguita dalla stessa Daniela Donato, si è tenuta nel padiglione La Grande Vasca ai Cantieri Culturali alla Zisa, tra gli oggetti della mostra dove l’artista interagiva con il pubblico presente e gli oggetti stessi.
Il concerto ICOD Music tenuto da un noto gruppo locale di rock and blues, la Bubba’s Band, si è svolto presso i locali del Nuovo Teatro Montevergini, dove la band ha eseguito delle cover intrattenendo e divertendo il pubblico presente.

Palermo Design Week segna, nel suo settore, un passaggio importante nella storia della città di Palermo che negli ultimi anni ha ospitato eventi culturali di notevole importanza che hanno valorizzato la sua immagine ridonandole il giusto posto nel panorama artistico e culturale internazionale.
Nell’ottica di questa “rinascita” la manifestazione si è proposta come veicolo di notevole importanza  nella promozione di un meeting internazionale di arte e design, nel cui contesto si sono svolte delle mostre, un workshop, dei seminari, degli incontri con personalità di spicco nel campo del design e artistico, nonché delle manifestazioni di danza e musica.
Per le sue peculiarità di verifica quindi, costituisce il primo esperimento di monitoraggio del territorio dal punto di vista della progettualità, del design e dell’arte, ed è stata anche pretesto per il confronto di carattere socio culturale tra i vari designers invitati, sia locali che provenienti da diverse nazionalità, gli artisti nonché gli studenti.

La manifestazione vorrebbe essere il primo di una serie di appuntamenti da ripetere a cadenza annuale e l’obiettivo di questa prima edizione è stato di promuovere, valorizzandola al massimo, la conoscenza e la promozione dell’immagine della città di Palermo nel panorama del design internazionale e di coinvolgere le aziende e le figure professionali del territorio che operano in questo contesto in modo da sviluppare un indotto in tale settore che possa sfruttare al meglio le risorse del territorio, sia nel campo artigianale e sia nel campo produttivo.

L’organizzazione di una mostra di design e di arte a carattere internazionale e degli eventi ad essa collegati, che possa ripetersi a cadenza annuale, ampliandone successivamente i settori coinvolti come quello della moda, prevedendo anche  l’istituzione di un concorso, e di riconoscimenti alla carriera e il coinvolgimento di scuole di design può senza dubbio essere uno strumento per incrementare le attività produttive locali, attingendo alle risorse del territorio.
Inoltre il progetto servirebbe a mettere a confronto una comunità di artisti e designers di fama internazionale con le potenzialità creative e progettuali della città, specificamente gli studenti della Facoltà di Architettura e del corso di specializzazione sul Design dell’ambiente dell’Accademia di Belle Arti di Palermo e di tutte le figure professionali cittadine interessate. Un confronto istruttivo sia dal punto di vista professionale sia da punto di vista della verifica delle progettualità esistenti nel territorio.

 

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